fuori Italia

Capo Nord 2006

Programmi non rispettati: la mattina ripartiamo infatti al solito orario e la tappa finisce più avanti di Kaamanen. La nottata a Nordkapp è stata infatti “soddisfacente” e non ha più senso ritornarci.

A colazione ci ronzano intorno una decina di giovani ciclisti, accompagnati da 4 adulti, che avevano fatto campeggio fuori del nostro mega-bungalow. Venivano da una città norvegese (?), nella quale erano giunti dalla Francia. Quella mattina avrebbero proseguito per l’ultima tappa: Nordkapp, anche per loro. Gli adulti rispondono appena al saluto, che antipatici. Italia-Francia bruciava ancora?

Partiamo e rifacciamo un centinaio di chilometri al contrario, incontrando le solite renne avvistate all’andata; dopo altri settanta km abbandoniamo definitivamente l’ultimo fiordo norvegese e, dopo ottanta ancora, giungiamo in Finlandia, o meglio, in Suomi (Lapponia), come orgogliosamente amano chiamare da queste parti la Finlandia.

Da questo momento in poi (praticamente fino a Helsinki) il panorama non cambia di molto: foreste, foreste e foreste e, più a sud, foreste e laghi, foreste e laghi, foreste e laghi.

Il modo ironico con cui ne parlo non deve far pensare che non sia un paesaggio bello; al contrario! A passarci una settimana in un campeggio non ci sarebbe da annoiarsi, i sentieri sono tanti e i boschi pressocchè incontaminati. Ma ad attraversare il paese per 3 o 4 giorni sempre all’interno di questa enorme foresta, sia pure con un numero infinito di laghi e laghetti ai lati, la cui vista è però spesso nascosta dagli alberi, alla fine può risultare… stupendamente noioso. Forse, se ogni tanto si uscisse dalla strada principale e si visitassero luoghi e paesi limitrofi… Ma di quest’ultimi ce ne sono davvero pochissimi nella Finlandia del nord!

Arriviamo al campeggio prenotato ma, data l’ora, decidiamo di continuare ancora. Per correttezza, però, preferiamo passarci per disdire la prenotazione. Con sorpresa scopriamo che loro ci aspettavano la sera del 14 giugno! Faccio notare l’errore, ci ringraziano e proseguiamo.

Abbondantemente dopo Ivalo, prendiamo una hitta, provvista di cucina. Nel paese vicino facciamo la spesa e ci prepariamo la solita cenetta stile “O’professore”. Quindi, a nanna.

Pernotto

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