sito di o' professore
Capo Nord 2006
gg Data Partenza Arrivo Paesi km Parz. km Tot.
11 dom 09 luglio Trondheim Polarsirkelen N 559 5024
   

Nordland: Incomincia il nord, quello vero

Hitte:http://www.skoglyovernatting.com/ - Preventivo non rispettato

 

TrondheimTrondheim
Si entra nel NordlandSi entra nel Nordland

Lasciamo Trondheim, carina anche di giorno (v. foto a lato); effettivamente, meritava una visita più approfondita di quella scialba fatta la sera prima.

La tappa odierna è una cosidetta “tappa di trasferimento”, interamente sulla E6, la dorsale stradale che attraversa tutta la penisola scandinava.

La strada potrebbe sembrare “normale”, sulla mappa. In realtà costeggia posti “normalmente” belli; non ho visto un posto non bello in Norvegia, salvo forse qualche quartiere industriale in sporadiche cittadine.

Attraversiamo il confine del Nordland, la regione nordica del paese. Facciamo anche noi le foto di rito e Mario ne approfitta per una sdraiata su una panca, dopo aver constatato che non c’era nemmeno un chiosco di cibarie, nonostante i numerosi turisti presenti. Riprendiamo il cammino e arriviamo a destinazione (28 km dopo Mo i Rana) insolitamente presto, di primo pomeriggio.

Il camping dove abbiamo prenotato sarebbe carino, ma sembra completamente deserto.

L’albergatrice ci fa capire che ci sono problemi: la “pompa dell’acqua non funziona”. Visitiamo la nostra hitta e ci rendiamo conto che è una catapecchia. Le altre, deserte, saranno anche peggio? Il marito, seduto davanti alla hitta padronale, sta a guardare le operazioni e sembra vigilare che non ci siano proteste da parte nostra. Il posto non ci piace più, anzi, sembra che abbiano fatto di tutto per farcene andare. Infatti ce ne andiamo. Uscendo, notiamo un cartello di “camping fuori servizio”.

Circolo Polare ArticoCircolo Polare Artico - Il prof infreddolito sprona il Mario fotografo a far’anpressa chè ci sarebbe un certo languorino...

Decidiamo di continuare; avanti dovrebbero esserci altre occasioni. Ma non ce ne convince nessuna e così arriviamo, senza rendercene conto, al Circolo Polare Artico, onorato da un megaimpianto accogliente e ben riscaldato; sulla collina a destra, a un paio di chilometri, c’è la Svezia.

Al Polarsirkel troviamo la risposta alle nostre esigenze corporee e, in particolare, di mangiare qualcosa. Riusciamo anche a fare shopping, a comprare cartoline e regalini per amici e parenti e io trovo pure una tuta in pile, ottima come “imbottitura” dell’abbigliamento tecnico ma anche, come scoprirò nei giorni seguenti, come indumento per scorazzare nei campeggi e negli ostelli che ancora incontreremo.

Riprendiamo il cammino, ormai un po’ preoccupati di non riusire a trovare una sistemazione per la notte ma, anche, perché si avvicina l’ora della finale Italia-Francia. I luoghi selvaggi e desolati (stupendi) che ci si parano davanti non fanno infatti presagire la presenza di posti di accoglienza. Invece siamo fortunati: troviamo un cartello che segnala un albergo, prendiamo il sentiero indicato, sperando che non porti lontano; dopo neanche un chilometro sbuchiamo in uno spiazzo, davanti a un bell’albergo-rifugio, ci fiondiamo dentro, chiediamo se hanno una camera e, soprattutto, un televisore. La receptionist, sorridendo, risponde di sì a entrambe le domande.

Portiamo i bagagli in stanza, li abbandoniamo e, di corsa, filiamo al 2° piano, dov’era la sala TV, già piena di… tedeschi che tifavano Francia. Mogi mogi, prendiamo due sedie e ci sistemiamo in posizione comoda. Viviamo la partita senza grande enfasi (siamo 2 contro un esercito!); i nostri amici, invece, schiamazzano, scherzano, fanno scommesse, e scolano boccali e boccali di birra. Noi, neanche un bicchiere d’acqua.

Arriva finalmente il rigore di Grosso che mette fine alla partita. Solo a quel punto solleviamo braccia e voce per festeggiare la vittoria della nostra nazionale. Alcuni tedeschi ci fanno sportivamente i complimenti e ci abbracciono ma pretendono che io e Mario ci si metta in piedi a cantare l’inno nazionale. Lo facciamo, naturalmente, salutiamo e scendiamo giù dove ordiniamo, ovviamente, il NOSTRO boccalone per festeggiare vittoria, serata e circolo polare artico raggiunto. Quindi, a nanna.

Cena

Polarsirkel Senteret – non si può sbagliare, c’è solo questo posto al circolo
Prezzi: ottimi
Con una decina di euro abbiamo gustato una bella Baguette imbottita, con patatatine fritte e un bicchierozzo di Juice, comodamente seduti al calduccio. Lo shop abbinato era di prezzi e qualità più che buoni e ci si trova di tutto. Anche se amo poco fare paragoni da “scompartimenti di Intercity”, devo dire che, in un posto così, isolato e turistico, in Italia ci avrebbero semplicemente spennati.

Pernotto mancato (da evitare!)

Skogly Accommodation – Skogly – 8630 Storforshei
http://www.skoglyovernatting.com/
Hitta 340 NOK – Con servizi e cucina 530 NOK
Desolante. Ci hanno fato vedere una hitta con due brandine che sembravano la cuccia di due cani.

Pernotto

Polarsirkelen Hoyfjellshotell – Lonsdal - 8255 Rokland -
895 NOK (colazione compresa)
Un buon albergo, isolato dalla strada, in mezzo alla boscaglia. Camere ottime, ristorante annesso. L’ideale per escursioni nella zona del circolo polare, non impegnative e molto interessanti.