fuori Italia

Capo Nord 2006

La lapide commemorativa della spedizione di Amundsen

Partendo ovviamente da Nordkiosbotn (anziché dal programmato Bierkvik), ci muoviamo verso Tromso, percorrendo la bella E8. Il tempo è come l’umore di Mario, che fa ancora l’offeso. Io, ovviamente, da buon padre di famiglia riesco a smussare gli angoli; ma non mi riuscirà di guidare ugualmente per tutta la giornata.

A Tromso respiriamo l’aria delle città di confine con l’estremo Nord; come recita la lapida raffigurata qui sotto, da Tromso partì Amundsen, nel 1928, per andare in soccorso della spedizione italiana di Nobile, in difficoltà sulla banchisa polare. Come si sa, i soccorritori non tornarono più indietro.

Francesco posa sotto la statua di Amundsen, curiosamente onorato da un gabbiano sulla testa.

Questa ragazzina non ha nessun rapporto di parentela con noi; la sua particolarità sta nel fare il bagno (mentre noi siamo in attesa di un traghetto sull’Ullsfjorden) abbondantemente sopra il circolo polare artico!

Giriamo per il centro di Tromso e, come si vede dalle due foto precedenti, facciamo i turisti un po’ fessacchiotti (io che accarezzo la renna… Renna è il cognome di mia moglie! Ahah). In un bar del centro prendiamo un cappuccino, così buono che mi sento di fare i complimenti al barman il quale, capendo che sono italiano, ne rimane lusingato.

Ripartiamo da Tromso (la più grande città sopra il circolo polare artico), rifacciamo un tratto di E8 al contrario e quindi ci immettiamo sulla 91, una bella strada secondaria che si avvale di due traghettate di corto raggio, attraversa monti innevati, costeggia il ghiacciaio Jiekkevarre e, infine, ci permette di reimmetterci sulla E6, per continuare verso Alta.

La baia di Alta

Sole a mezzanotte, nel campeggio Alta

Nei pressi di Alta noto delle persone che si avviano verso l’ingresso di alcune grotte, sul costone di una collina. Guida Mario e non sono pronto a farlo fermare; eravamo anche in curva. Peccato! Probabilmente erano le grotte con le iscrizioni rupestri di più di 6000 anni fa, famose in tutto il mondo!

Arriviamo ad Alta con il problema di trovare una sistemazione per la notte e per la pancia. I nostri due amici salernitani accettano subito una opportunità in una dependance di un albergo. A noi non convince, né il prezzo né la camera. Ci separiamo e ci mettiamo a cercare ancora.

Alla fine Mario riesce a trovare un camping, proprio di fronte a quello che avevo programmato per la tappa e dal quale non avevo ricevuto nessuna risposta. È un ottimo appartamento; ci potevano stare anche i nostri due amici! Approfittiamo della presenza di una cucina ottimamente attrezzata: facciamo qualche spesa di alimentari allo spaccio della reception e ci aggiustiamo la solita cenetta all’italiana.

A tarda sera c’è ancora sole. La foto a lato è stata scattata a mezzanotte e un quarto. Mario non riesce a dormire e se ne va in giro (a piedi!) invidiando un ragazzo tedesco che avevamo incontrato per strada e che si trova in tenda nello stesso campeggio…

Pernotto

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