Capo Nord 2006
gg |
Data | Partenza | Arrivo | Paesi | km Parz. | km Tot. |
19 | lun 17 luglio | Juva | Helsinki | FIN | 289 | 7978 |
I Laghi di Finlandia Hostel: http://www.srmnet.org/esittelyt/englsatakunta.html Serata a Helsinki |
Programma rispettato, a parte, ovviamente, la partenza da Juva, anziché da Kuopio. L’ora è la solita: vogliamo infatti utilizzare i chilometri guadagnati per passare più tempo a Helsinki.
La strada si rivela un po’ più variegata di quella dei giorni finlandesi precedenti: dopo la prima parte, intorno a Mikkeli, in cui i laghetti sono l’ele-mento caratterizzante, le foreste incominciano a lasciare spazio alle coltivazioni e qualche ondulazione collinare rende più interessante la campagna circostante.
A Mikkeli decidiamo di lasciare la 5 per la 15, due “parallele convergenti” a Helsinki. La 15 ci sembra arrivare al mare prima di Helsinki e noi vogliamo finalmente vedere il Baltico.
Subito dopo Ristiina, però, sbagliamo e prendiamo la 13, invece di proseguire sulla 15. Uno sbaglio che raccomandiamo di fare a chiunque decida di passare da quelle parti! Con l’aiuto della mappa decidiamo, infatti, di continuare sulla 13, fino alla prima svolta a destra, una strada “gialla” che ci avrebbe ricondotti, dopo solo 10 km, sulla 15. Che stradina deliziosa! Innanzitutto, era sterrata, liscia; poi, ondulata, in mezzo a paesaggi nient’affatto piatti, con alberi finalmente da “campagne abitate” e le casette di gente effettivamente dedita al lavoro contadino. Insomma, in quei luoghi l’uomo c’era, con discrezione, e ciò ci metteva di buonumore, dopo le lande deserte dei giorni precedenti.
Riprendiamo la 15 e proseguiamo verso il Baltico che, in realtà, costeggeremo per una settantina di chilometri senza mai vederlo, fino all’arrivo a Helsinki, dove emergerà finalmente invadente tra le diverse penisole, isole e anfratti di questa bella città.
Mettiamo in funzione il Tom Tom per farci condurre all’ostello prenotato. Niente da fare; le batterie sono scariche. Ci fermiamo nei dintorni della Piazza del Mercato (incredibilmente simile a quella di Bergen!), prendiamo una cartina della città in una biglietteria di prenotazioni di giri in barca e, con Mario alla guida e il sottoscritto come navigatore, arriviamo finalmente senza difficoltà al nostro ostello, dal nome impronunciabile (Satakuntatalo).
L’ostello è accogliente, giovanile e comodamente fornito di servizi (bagni e docce sono però di numero insufficiente). Mario preferisce pagare il parcheggio custodito, memore di quello che mi è successo in un’analoga grande città. Faccio il bucato dei pezzi più strategici (vi devo dire quali?). Mario, che ha invece un buon assortimento di vestiti, preferisce utilizzare nel frattempo l’Internet point della reception. Più tardi, facciamo insieme il backup di parte delle nostre foto. Dopo un’ora e passa ci accorgiamo che una ragazza sta aspettando con pazienza il suo turno per scaricarsi la posta; ci commuoviamo e le permettiamo di accedere al suo server mentre il piccì svolge le nostre lente operazioni di salvataggio.
Usciamo finalmente in centro, a piedi e ciò ci permette di sgranchire abbondantemente le gambe. La prima cosa da sbrigare è la prenotazione del traghetto per Stoccolma. Riusciamo a farlo in pochi minuti: il terminal della Silja è lì a pochi passi. Paghiamo 185 € per un tutto compreso (2 adulti, 1 motocicletta, 1 cabina sotto il ponte auto). Tenendo conto che “risparmiamo” una notte in albergo e un tragitto con la moto, non sono poi tanto. Si parte l’indomani alle 17:00.
Andiamo quindi alla ricerca di un posto per una cenetta che non fosse la solita arrangiateria. Giriamo attraverso ristoranti “non per noi” (non solo perché cari ma anche per il nostro abbigliamento!), pizzerie in chiusura o poco convincenti, baracchette dall’igiene improbabile… finalmente, in una zona nascosta, nelle vicinanze della sede centrale dell’Università, troviamo un accogliente “kebabbabaro” nel quale mangiamo il miglior piatto del mondo, accompagnato dalla birra più buona dell’universo. Avevamo proprio fame! Mario voleva fare il bis; l’ho convinto a fare invece un utile fioretto alla sua epa…
Girelloniamo per il centro e facciamo fotografie ai luoghi notevoli, nonostante la scarsa luce, non più quella dei giorni scorsi.
Quando ci sentiamo sufficientemente stanchi, intraprendiamo la bella sgroppata che ci riporta in ostello, dove troviamo fresche lenzuola in due letti accoglienti.
Prima di addormentarmi telefono a mia figlia per pregarla di stabilire un contatto con la stazione di polizia di Bergen e chiedere di eventuali novità. Avevo già dato questo incarico a Donatella subito dopo il furto ma fino ad allora non avevo ricevuto niente. Ora che mi trovavo nella parte finale della penisola scandinava, punto ideale per effettuare un felice ritorno/recupero a Bergen, volevo sollecitare un ultimo tentativo, anche se nutrivo scarse speranze.
Cena
Kebab – Tra la stazione e il Duomo |
Prezzi: ottimi |
Con pochi euro si riesce a consumare un piatto completo a base di pollo o di manzo, con canoniche patatine e/o insalata e una immancabile birra. Secondo me, questo tipo di fast food, insieme alle pizzerie, sono la giusta alternativa all’onnipresente McDonalds. |
Pernotto
Hostel Satakuntatalo – Lapinrinne 1 A – 00180 Helsinki - +358 (0)9 6958 5232 |
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54 € (colazione compresa) + 14 € parcheggio moto! |
Molto buono e accogliente. Ci si può cucinare qualcosa (nella cucina comune), si trova un ambiente giovanile, un Internet-point, una reception fornita di alimenti base, cartoline. Si trova nel bel centro della città, a una passeggiata dai posti più ricercati. |