Capo Nord 2006
gg | Data | Partenza | Arrivo | Paesi | km Parz. | km Tot. |
20 | mar 18 luglio | Helsinki | Stoccolma | FIN-S | 0 | 7978 |
Mattinata e pomeriggio a Helsinki Traghetto/Pernottamento Helsinki-Stoccolma p 17.00 – a 9.55 http://www.agamare.it |
La parte finale di questa giornata ci regalerà la notizia tanto attesa nei giorni scorsi!
Come s’è visto, abbiamo avuto modo di prenotare il traghetto direttamente da Helsinki, quindi abbiamo avuto tutta la mattinata per visitare la città e sbrigare le tipiche faccende del turista.
Completiamo la visita ai posti caratteristici della città:
Rimaniamo colpiti dalla straordinaria somiglianza della piazza del mercato (Kauppatori) di Helsinki con quella di Bergen. Anche qui, la piazza è l'area più animata della capitale e possiede, come quella di Bergen, una bellissima parte coperta restaurata da pochi anni.
Nella piazza abbiamo potuto fare acquisti e consumare un pasto veloce ma, grave errore, scegliendo una improbabile paella, invece di un piatto di pesce fritto, che sarebbe stato più consono con i luoghi e mi avrebbe fatto dimenticare il non averlo potuto mangiare a Bergen!
Di ritorno dalla Cattedrale di Uspenski passiamo dal piccolo parco giochi costruito a fianco e facciamo una considerazione, che abbiamo avuto spesso l'occasione di fare durante il nostro tour scandinavo, sull'estrema civiltà che caratterizza questi popoli.
Ritorniamo all’ostello per prepararci alla partenza e riusciamo a salire sul traghetto abbondantemente in tempo. Ci sistemiamo in cabina (ottima!) ed emergiamo nei piani superiori, in tempo per ammirare la città dai ponti del traghetto.
Ammiriamo subito la bellezza della nave (altro che traghetto!), provvista di teatro, di una vera e propria strada-struscio con negozi, ristoranti, sale giochi per ragazzi e per adulti, casino e slot-machine, box di informazioni e promozioni…
Abbiamo un po’ di fame ma non ci azzardiamo neanche a considerare uno di quei ristoranti come possibile meta per la nostra cena. Guardo con invidia alcuni clienti che cenano con ottimo vino rosso in calice: da quanti giorni non bevo vino!
Mario se ne va in giro per conto suo (anche perché deve ogni tanto ingurgitare la sua dose di nicotina) e io rimango libero di gironzolare. Mi sdraio all’aperto e faccio mente locale sulla situazione, guardo mappe e prenotazioni, tento qualche telefonata…
Dopo un po’ arriva Mario e, calmo calmo, mi fa: “Come mai non rispondi a tua figlia che sta cercando di telefonarti? È riuscita a telefonare a me e c’è una bella notizia: hanno ritrovato la moto!”.
Rimango per un attimo in uno strano stato d’animo: felicità, incredulità e timore che Mario mi stia prendendo per il culo. Gli dico: “Mario, lo sai che su queste cose non si scherza, vero?”. Lui nega e mi invita a telefonare a mia figlia per avere una conferma. Cosa che faccio subito e, facendolo, mi rendo conto che Mario non sta scherzando.
Mia figlia mi conferma la bella notizia! Anche lei non ci poteva credere, la prima volta, e aveva chiesto conferma alla telefonista poliziotta. Mi rigira l’informazione che la “moto sembra guidabile” e mi dà gli estremi della poliziotta referente che ha seguito la faccenda, informandomi che la posso trovare disponibile fino alle 15 del pomeriggio.
Salto dalla gioia, “batto cinque” con Mario, ci abbracciamo, ridiamo, alziamo il braccio a manico d’ombrello in modo significativo e ci mettiamo a passeggiare nello struscio agitati e, almeno io, con il cervello funzionante in modo disorganico. In quel momento decido come/dove avremmo cenato.
Ma vi rendete conto di cosa voleva dire? La moto recuperata, guidabile; potevo ritornare a casa con la MIA motina; l’avventura poteva concludersi in modo emozionante e positivo; non saremmo stati costretti a farci le autostrade italo-tedesche scomodamente in due; non sarei stato costretto a presentarmi dal mio meccanico con la triste notizia e sentirmi dire: “bravo coglione, dopo tutto il tempo che mi hai fatto perdere”…
Ci sediamo a un tavolo di uno dei ristoranti dello struscio e assicuro Mario che offrivo io, e che si sarebbe bevuto vino! Però, i prezzi sul menu sono veramente proibitivi… Decido allora di avvalerci del menu fisso (“solo” 32 € a testa) ma non rinunciamo a una buona bottiglia di Torres Atrium, un pinot portoghese che porta il conto al totale di 88 €. Ma sì, bando all’avarizia!
In realtà la cena è squisita, ben preparata e servita in modo impeccabile da una cameriera molto professionale. Zuppetta di pesce per primo e gamberoni come piatto principale, con contorno di patatine e cremine deliziose per l’inzuppo. Il vino è squisito. Siamo soddisfatti.
Finiamo di cenare e ci alziamo allegretti-andanti. Facciamo qualche altra vasca di struscio e rientriamo in cabina per la nanna, mentre all’orizzonte il sole stenta ancora a tramontare.
Ma prima separo i bagagli: l’indomani mattina Mario continuerà il tour con il mio borsone legato sul retro della sua moto, mentre io prenderò l’aereo per volare direttamente a Bergen a riprendermi la motina, vestito già da centauro e con la borsa serbatoio appresso. Il borsone, comunque sarà accessibile solo l’indomani mattina: è rimasto legato sulla moto.
Cena e Pernotto
Silja Line – nave Silja Symphony |
Trasporto: 185 € (cabina + 2 adulti + 1 motocicletta) |
La cabina è la migliore fra quelle che mi sono capitate sui traghetti di tutta Europa. Due comodi letti a castello, un bagno con doccia, un tavolino per scrivere; ci si poteva muovere con facilità. |
Cena in un ristorante del piano struscio: non meno di 70 € |
Ci si mangia bene, nonostante la scelta di un pranzo a prezzo fisso. Il servizio è eccellente, ma se prendete vini… |